IT08CR02ADDENDUM I

AS (2008) CR02ADDENDUM I

 

Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2008

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Prima parte

ATTI

della seconda seduta

Lunedì 21 gennaio 2008-ore 15

ADDENDUM I

DISCORSI NON PRONUNCIATI IN ITALIANO

BERARDI ( Doc. 11490 parte I e II + Addendum)

 

Signor Presidente, onorevoli colleghi,

desidero in primo luogo ringraziare il Presidente uscente René van der Linden per l’ottimo lavoro svolto nell’ultimo triennio ai vertici dell’APCE ed al contrario congratularmi con il medesimo neoeletto Presidente Lluis Maria De Puig cui confermo sin d’ora la mia più alta stima ed il mio pieno e convinto sostegno.

Prendo la parola per attirare l’attenzione sulle problematiche che San Marino, ed i piccoli Stati in generali, incontrano nel presentare la terna di candidature per la nomina di Giudice alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ed a tal proposito mi associo alle considerazioni espresse dalla collega, on.le Lydie Err , del Lussemburgo su tale argomento. Ricordo infatti che, a seguito della recente presentazione della terna sammarinese, il Bureau ha chiesto anche al nostro paese di presentarne una nuova.

Come sapete, il mio paese, per le sue ridotte dimensioni, ha notevoli difficoltà a reperire, seppure attraverso le migliori forme di pubblicità e divulgazione, una terna di candidati di livello omogeneo. La selezione non si può fare su milioni di persone ma su poche decine di migliaia. Faccio notare che fra questi tre candidati vi è anche l’attuale giudice sammarinese Avv. Antonella Muraloni che ha già espletato un mandato di sei anni, scaduto il primo novembre scorso, quale Giudice alla Corte con grande professionalità e competenza, cui è riconosciuta, proprio per questo, la stima e la considerazione da parte di tutti i suoi colleghi e che tra l’altro, continua tuttora a svolgere le sue funzioni in seno alla Corte in regime di prorogatio.

Mi preme inoltre evidenziare che nella lista dei candidati che il Bureau ha rigettato nello scorso autunno compariva un candidato già presente nella lista dei candidati sammarinesi del 2001. all’epoca la lista era stata accettata e l’elezione aveva avuto luogo regolarmente. La delegazione sammarinese ritiene che occorra trovare un approccio più positivo nei confronti della terna nel suo insieme, perché è impossibile trovare a San Marino altri candidati che siano allo stesso livello del Giudice in esercizio.

Riteniamo inoltre che l’idea di obbligare un paese a presentare, in alternativa, candidati di altri paesi, sia contraria al principio di uguaglianza tra Stati membri e lesiva della sovranità nazionale . Inoltre, a nostro parere, ciò va contro lo spirito della Convenzione europea dei diritti Umani, che prevede quale figura imprescindibile in ogni sentenza riguardante un paese il giudice nazionale, che spesso è l’unico giudice componente la camera chiamata a decidere che conosce il diritto dello stato in questione.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, faccio appello alla vostra sensibilità per trovare soluzioni adeguate e misurate alle diverse esigenze, formulando regole che tengano conto delle difficoltà sopra enunciate. Nell’auspicare che tale delicata questione possa essere presa nella dovuta considerazione, mi associo alla richiesta della collega del Lussemburgo affinché sia costituito un gruppo di riflessione ed approfondimento per discutere insieme proprio su questo problema che accomuna i piccoli Stati membri.