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AS (2009) CR28 ADD I
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2009

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(Quarta parte)

ATTI

della ventottesima seduta

Lunedì 28 Settembre 2009, ore 15.00

DISCORSI IN ITALIANO NON PRONUNCIATI

 

FARINA ( Doc. 12028 I e II parte +Addendum)

Ho partecipato come osservatore alle elezioni in tutti e tre i Paesi. E le relazioni proposte dai colleghi sono perfette, scrupolose, animate dalla volontà di sostenere i processi democratici. Sono stato in questi Paesi in precedenza: ci sono progressi forti, specie tra gli elettori, ed è come se l’Europa fosse una vera speranza per crescere. Alcuni appunti.

In Albania: ci sono stati gli ulimi comizi nella grande piazza, nessun odio tra i due partiti contrapposti appartenenti al PPE e al PSE. Impressionante il desiderio di Europa, ma anche la lacrezione culturaletra le generazioni. Basti guardare le donne. Alcune praticamente schiave dei mariti e della famiglia, mostravano il voto al marito.

In Bulgaria: è vero quanto detto sui limiti qui, sulla vnedita die voti specie ai capi die villaggi rom. E’ vero anche il boicottaggio subito dalla nostra commissione ad hoc. Però a me è parsa oggettivamente più forte la volontà di affermare un cambiamento. Cosa che le urne hanno confermato. Non è possibile sottoporre di nuovo alla procedura del suivi la Bulagria, essendo le colpe attribuibili a chi è già stato punito dall’elettorato. Contrasto dunque quanto sostenuto dal collega Gross. Inoltre il tentativo di alcunii criminali o di magnati senza scrupoli di essere eletti non ha avuto alcun successo. In sostanza il popolo elettore ha bocciato i corruttori.

In Moldavia: la situzione è moltoc complessa. Il comunismo con il suo peso culturamle e di paure verso il potere è ancora presnet. La sottomissione della Chiesa ortodossa dipendente da Mosca e del Partito comunista di Voronin è palese. C’è intolleranza religiosa verso chi non è ortodosso, io sono stato cacciato con la scopa da un monastero ortodosso e indicato come il diavolo dal priore perché italiano e dunque cattolico. La situazione della Transnistria è un bubbone orribile, una minaccia sia per il mondo, sia causa di interferenze pesanti nella democrazia moldava ad opera dei russi che di fatto controllano il territorio.

Tuttavia il popolo è cambiato, ha mostrato la volontà di risolvere con il voto lo stallo dovuto alla legge elettorale. Se l’Europa manifesterà simpatia e sosterrà la Moldavia e il suo nuovo governo, è assai possibile che una parte del Partito comunista si distacchi da Voronin e vada a sostenere Lupu del PDM permettendo un vero cambiamento.