IT09CR33       AS (2009) CR 33

Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2009

________________________

(Quarta parte)

ATTI

della trentatresima seduta

Giovedì 01 Ottobre 2009, ore 10.00

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO


GIARETTA (Doc. 12018)

La strada dell’unilateralismo è stata segnata da fallimenti su tutti i fronti. Dobbiamo perciò salutare con grande favore la scelta della nuova amministrazione statunitense di tornare sulla strada della multilateralità e della cooperazione.

Realisticamente, secondo legalità, l’alternativa consiste nel rilanciare il multilateralismo istituzionale qual è rappresentato e gestito sul piano universale dal sistema delle Nazioni Unite e, sul piano regionale, dalle legittime organizzazioni regionali.

Il DNA dell’ordine mondiale di cui c’è bisogno sta nella Carta delle Nazioni Unite, sta nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, due documenti tra di loro strettamente legati che devono orientare i nostri comportamenti.

Il rispetto di questi principi richiede naturalmente che le istituzioni non soltanto esistano, ma siano poste nelle condizioni di funzionare efficacemente. Per questo sono grato al relatore per le sue proposte che condivido, in cui il necessario realismo convive con l’aspirazione ideale a credere nella forza di un nuovo diritto internazionale e di rinnovate istituzioni internazionali.

Sulla riforma del Consiglio di sicurezza si sono arenati tanti progetti di riforma eppure è essenziale dare al Consiglio una maggiore rappresentatività e superare o limitare l’anacronistico diritto di veto di alcuni.

Vi è tuttavia un altro punto: l’ONU, tra le cui competenze c’è anche quella di decidere l’uso della forza per fini compatibili con il suo statuto, è tuttora priva di una propria assemblea parlamentare che traduca nei fatti il principio di democrazia rappresentativa. Occorre finalmente giungere alla costituzione di una seconda assemblea generale delle Nazioni Unite nella forma di assemblea parlamentare.

La procedura da attivare, senza necessità di modifiche statutarie, è quella dell’articolo 22 della Carta che prevede che l’Assemblea generale può istituire gli organi sussidiari che ritenga necessari per l’adempimento delle sue funzioni.

L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, questa nostra Assemblea, che è stata antesignana delle Assemblee parlamentari regionali, deve porsi alla testa di un’iniziativa all’insegna di più democrazia internazionale, operare in sintonia con quei movimenti di società civile e globale che condividono l’appello “rafforzare e democratizzare le Nazioni Unite”.

L’approvazione di questa risoluzione darà una base giuridica e politica per condurre questa buona battaglia.

SANTINI, domanda al Presidente della Slovenia On. Danilo Tϋrk

Signor Presidente, Lei ha sottolineato con grande enfasi e convinzione il valore della coesione e della cooperazione fra i popoli. E’ un processo però molto delicato che deve avvenire con gradualità ma anche con molta attenzione per i risvolti che riguardano la sicurezza e la fusione interna dell’impegno di queste persone. Ecco, Le chiedo: noi italiani siamo un po’ preoccupati perché da quando la Slovenia è frontiera esterna verso il sud dell’Europa e interna verso gli ex-paesi PECO, siamo invasi da colonie di immigrazione che non riusciamo a controllare. Lei pensa di poter garantire una maggiore attenzione lungo queste frontiere?