IT12CR13

AS (2012) CR 13

 

Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2012

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(Seconda parte)

ATTI

della tredicesima seduta

Martedì 24 aprile 2012, ore 16.00

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Deborah BERGAMINI (Italia, PPE/DC / EPP/CD)

(Doc. 12893)

Grazie Signor Presidente.

Questo rapporto, il rapporto della collega Fatiha SAÏDI, è stato fortemente voluto all’interno dell’Assemblea del Consiglio d’Europa. E devo farle i miei complimenti perché ci tengo a dirlo: questo non è assolutamente il frutto di un lavoro che ha uno spirito paternalistico, tutt’altro. L’obiettivo di questo rapporto è di osservare con grandissima attenzione quello che sta avvenendo dal punto di vista della parità di genere nei paesi che si sono resi protagonisti di un processo di democratizzazione, quello che chiamiamo, semplificando, la “Primavera araba” o la “stagione araba”, mantenendo un forte rispetto per le dinamiche differenti di ciascun paese interessato da questo fenomeno.

L’obiettivo di questo rapporto, mi sembra, è anche quello di assolutamente dire che l’Assemblea del Consiglio d’Europa intende incoraggiare in ogni modo le donne a perseverare nel ruolo che hanno svolto sino ad oggi di grandi attrici di questo cambiamento verso la democrazia e di appoggiarle e sostenerle, perché il loro cambiamento determinerà un cambiamento politico importante in tutta l’area mediterranea. È importante, fondamentale e necessario che le donne che hanno avuto un ruolo così importante nella stagione araba non rischino di rimanere emarginate, sotto nessun punto di vista.

Come Presidente del Centro Nord-Sud che da molti anni lavora nell’ambito della cooperazione con grande profitto e con grande risultato con paesi come il Marocco, che ne è membro, e la Tunisia, comprendo molto bene quanto sia importante lavorare in termini cooperativi a molti livelli: quello della diplomazia parlamentare ma quello soprattutto della società civile, quello naturalmente intergovernativo e quello delle forze non governative. Tanti livelli di cooperazione. Proprio oggi si è riunita per la prima volta la commissione che gestisce il nuovo Network delle donne dell’Euro-Mediterraneo, un’iniziativa importante e voluta sempre all’interno della nostra Assemblea.

Si può questionare se i progressi fatti dallo scoppio del processo rivoluzionario, i progressi compiuti per le donne sino a oggi, siano sufficienti o non lo siano. Questo si può discutere, ma sicuramente dobbiamo ricordare che l’emancipazione femminile non è mai un processo a senso unico. Ha delle accelerazioni, ha delle battute d’arresto, ha delle regressioni. Dobbiamo tenerlo presente sapendo però che vogliamo andare sempre in una direzione unica che deve essere chiara a tutti, che è quella della libertà, della dignità e dell’autonomia delle donne oltre che del loro dovuto protagonismo politico e sociale.

Grazie.