IT13CR24

AS (2013) CR 24

 

Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2013

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(Terza parte)

ATTI

della ventiquattresima seduta

Mercoledì 26 giugno 2013, ore 15.30

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Renato FARINA (Italia, PPE/DC / EPP/CD)

(Doc. 13215)

Io ringrazio per questo rapporto perché mi ha fatto scoprire cose nascoste, cose segrete che non sapevo. Questo nella fase storica. In realtà, il rapporto secondo me è così complesso che meriterebbe di essere spezzato in più parti. Soprattutto la parte riguardo all’imposizione delle operazioni chirurgiche transgender che andrebbe trattata a parte altrimenti si evita quella che io ritengo la questione centrale, e cioè questa: sarebbe importante anche includere nel rapporto e nella condanna quei paesi europei e organizzazioni internazionali che coscientemente o incoscientemente finanziano le campagne di sterilizzazione forzata. Ad esempio, secondo l’Observer, il Regno Unito ha stanziato 166 milioni di sterline per un piano pluriennale di pianificazione della natalità in India che ha comportato la sterilizzazione di due milioni di donne. Io vorrei tanto che questi due milioni di donne siano accompagnate in aereo davanti a Buckingham Palace e gli si chieda scusa una per una.

Ma questo non esiste perché non è politicamente corretto parlare di queste cose. Da noi è politicamente corretto parlare soltanto di diritti individuali sessuali e non invece fare un’analisi storica di quello che è accaduto. Questo è importante. Oggi sono finanziati ancora dall’ONU dei processi di fatto di sterilizzazione. In Brasile ancora adesso accade questo.

C’è un libro interessantissimo del belga Schooyans che dice che il 43% delle donne che in Brasile accedono alla pianificazione delle nascite vengono sterilizzate. Forzatamente o no, è poca cosa perché giustamente si distingue tra forzato e indotto. Ma spesso l’indotto, quando si è poveri, e se ci si trova davanti a una persona istruita, diventa una cosa obbligatoria. Mi colpiscono tante cose grazie a questo rapporto di cui non sapevo nulla: scopro che nel 1974 l’ONU ha premiato il Ministro della Pianificazione Cinese della Natalità. Allora la Pianificazione Cinese della Natalità vuol dire due cose: sterilizzazione forzata e aborto selettivo.

Mi colpisce che non si è cercato di mettere insieme queste due cose: aborto selettivo e forzato e sterilizzazione forzata che sono due facce della stessa ideologia. Questa è la cosa che manca in questo rapporto. Forse perché si ha paura di mettere in dubbio l’aborto come diritto umano. Ma questo io chiedo: ancora oggi si parla di non sterilizzare gli handicappati. Ma questo è sacrosanto. Il problema è che si pratica un’eugenetica prima della loro nascita, sono sterilizzati attraverso l’aborto molto prima che nascano. E questo è tipico oramai dell’aborto eugenetico, detto terapeutico, in tutti i paesi europei. Io vorrei vedere se oggi si può parlare di sterilizzare una persona affetta da sindrome di Down. Per forza, non ne fanno più nascere.

Ed esisterebbe il diritto anche per loro di accettare o meno di essere sterilizzati. Invece non è possibile perché vengono eliminati prima. Detto questo, ho scoperto molte cose anche sui paesi nordici e sull’ideologia che ha consentito la sterilizzazione. Una cosa che non viene detta e che mi sarebbe piaciuto fosse detta, è che esiste un certo tipo di ideologia socialdemocratica, naturalmente malintesa, che è stata alla base dei progetti di sterilizzazione forzata non in vista di una razza migliore come il nazismo, ma in vista di una società perfetta.

Ci sono due Nobel svedesi, Karl Gunnar e Alva Myrdal che difatti sono stati i teorici tra i teorici che hanno posto i basamenti fondamentali di queste sterilizzazioni forzate. E non mi risulta che nessuno abbia proposto la revoca del Nobel per questi due personaggi. Esistono studi che lo dimostrano, ma su tutto questo è stato steso un velo. Io vorrei sapere quanti europei sanno che nei paesi scandinavi sono state sterilizzate forzatamente centinaia di migliaia di persone. Quanti lo sanno? Facciamo un’inchiesta su questo. E anche adesso, invece di parlare di questo e di riconoscere colpe storiche e capire quali siano le basi ideologiche, si va a vedere quello che sarà domani il tema, tra l’altro, di un’altra relazione sui diritti dei transgender, sempre per rinunciare a guardare le cose nella loro vastità.

Ecco, questo è quello che volevo dire. E l’eutanasia fa parte di questo stesso discorso più recente della sterilizzazione, in vista di una pianificazione sociale, dove le persone inutili non saranno forzate ad uccidersi ma saranno indotte piano piano a dire: “Avete ragione, la mia vita è inutile per questa società che ha bisogno che stiano tutti bene”.

Ecco, questo è quello che vorrei evitare e quello che vorrei fosse affrontato quando si parla di diritti umani.