IT09CR15 AS (2009) CR 15
Versione provvisoria
SESSIONE ORDINARIA 2009
________________________
(Seconda parte)
ATTI
della quindicesima seduta
Mercoledì 29 Aprile 2009, ore 15.00
DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO
BADEA (Doc. 11878)
Egregio Presidente, cari colleghi, la situazione di Chisinau resta ancora grave dopo le elezioni parlamentari del 5 aprile e dopo gli eventi che seguirono, cioè la contestazione delle elezioni da parte dei partiti di opposizione e della società civile nonché le manifestazioni di protesta e le brutali rappresaglie che colpirono i partecipanti.
Secondo la mia opinione sono due le sorgenti che generarono lo stato di tensione apparso dopo le elezioni parlamentari moldave: la prima è attinente alla totale ignoranza degli argomenti dei partiti di opposizione rispetto alle accuse di frode delle elezioni. La seconda nasce da un selvaggio trattamento delle forze dell’ordine al quale sono stati sottoposti i protestatari.
Il primo aspetto che voglio sottomettere alla vostra attenzione è la totale mancanza di trasparenza e di democrazia che caratterizza l’atteggiamento del potere di Chisinau rispetto alle legittime richieste dell’opposizione. Ad esempio la commissione elettorale centrale della Repubblica Moldava ha rifiutato di analizzare una contestazione depositata dal partito liberale di opposizione nella quale lo stesso partito affermava che in seguito alla verifica del venticinque percento della lista elettorale, oltre centomila voti fossero sottoposti a frode.
Nel contempo, tre membri della suddetta commissione, cito: “hanno sostenuto un’opinione ben diversa rispetto ai rapporti finali riguardanti il risultato del secondo conteggio dei voti espresso nelle elezioni legislative del 5 aprile”, il quale conferma i primi risultati ufficiali che portarono al partito dei comunisti della Repubblica Moldava una percentuale del 49,48% dei voti validamente espressi, cioè la vittoria elettorale.
In tale contesto, uno dei membri della commissione elettorale centrale ha dichiarato che: “Le frodi si osservano ad occhio nudo” Ne approfitto per ricordarvi che il conteggio dei voti è stato disposto dalla Corte Costituzionale alla sola citazione del partito dei comunisti della Repubblica Moldava. I partiti di opposizione non hanno partecipato a questo processo prendendo in considerazione che un semplice riconteggio dei voti non è sufficiente a provare le frodi elettorali.
Egregi colleghi, la situazione delle persone incarcerate in seguito agli eventi del 7 aprile continua ad essere incerta. In conformità alle informazioni fornite dalla polizia di Chisinau, in occasione delle manifestazioni sono stati arrestati all’incirca 200 cittadini, d’altra parte la stampa indipendente di Chisinau ha elaborato in base alle chiamate dei parenti degli spariti, un listino comprendente oltre ottocento arrestati.
Per essere breve, conseguentemente propongo all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa di chiedere immediatamente alle autorità della Repubblica Moldava l’arresto del trattamento inumano e degredante e degli atti di tortura nei posti di detenzione e l’avviamento di un’inchiesta europea per quanto riguarda i decessi dei tre suddetti cittadini della Repubblica Moldava.
Voglio rispondere al Signor Markov dicendogli che non importa la bandiera ma chi la mette. Grazie.