IT11CR30

AS (2011) CR 30
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2011

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(Quarta parte)

ATTI

della trentesima seduta

Martedì 4 ottobre 2011, ore 10.00

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Vannino CHITI

(Doc. 12711)

Grazie, Signor Presidente. Anch’io apprezzo la relazione del Signor KOX. Questa decisione di oggi che conferisce al Consiglio Nazionale Palestinese lo status di Partner della Democrazia è di quelle di grande rilievo. Il Consiglio d’Europa interviene con i suoi strumenti che sono quelli della cooperazione sul tema dei diritti umani, dell’estensione della democrazia e delle libertà. E mostra un’attenzione positiva nei confronti di paesi di un’area densa di conflitti, di ingiustizie, di odio ma anche di nuove speranze come quelle che fa intravedere la cosiddetta Primavera araba.

Si dimostra al tempo stesso, in concreto, che esiste ed è possibile una via di collaborazione che non passa esclusivamente per l’uso della forza militare. E’ ancora più significativa questa nostra scelta per la situazione di stallo che ancora si verifica alle Nazioni Unite. Per questo la nostra decisione non è soltanto un atto di fiducia nei confronti del Consiglio Nazionale Palestinese, è un investimento sulla necessità di realizzare accanto allo Stato d’Israele uno Stato per i Palestinesi. E’ l’espressione della volontà dell’Assemblea dei Parlamenti Europei di assicurare che due stati siano democratici entrambi e vivano in rapporti di reciproco rispetto perché la pace vera si fonda sulla giustizia ma al tempo stesso in modo insopprimibile sulla democrazia.

Per questo, nell’assumere questa decisione, il Consiglio d’Europa pone obiettivi che sono validi per qualunque stato voglia assumere con noi il ruolo di partner della democrazia, quali l’abolizione della pena di morte, la libertà d’informazione, la piena libertà religiosa, il pluralismo, la data di elezioni libere e certe. Nel tempo stesso vengono fissati impegni fondamentali legati alla situazione in Medio Oriente che saranno altrettanto decisivi per la verifica entro due anni dei progressi compiuti. Mi riferisco al riconoscimento da parte di tutte le componenti del Consiglio Palestinese del diritto all’esistenza dello Stato di Israele, al rifiuto della violenza, alla condanna del terrorismo e alla lotta aperta contro ogni sua manifestazione, alla fine di ogni illegale ingresso di armi nella striscia di Gaza in Cisgiordania e, infine, alla liberazione del soldato Gilad Shalit che ha un valore anche simbolico.

Io sono convinto che la decisione di oggi possa contribuire a realizzare in Medio Oriente un percorso di pace e di cooperazione tra stati democratici e popoli. Devono – e da qui deve venire l’invito – riprendere e noi dobbiamo fare un forte invito alla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi. Il governo israeliano – lo dico con amicizia ai rappresentanti della Knesset – deve sospendere i programmi di nuovi insediamenti di coloni che oggettivamente impediscono un avvio positivo e una conclusione positiva dei negoziati. Deve riprendere Israele quel cammino che fu tracciato dal Primo Ministro Rabin, che è anch’esso un martire della pace.

Allora io ritengo che la sicurezza dei popoli non si fondi principalmente sulla forza, si fonda sul diritto, si fonda sul consenso anche internazionale, si fonda sulla estensione della democrazia e dei diritti umani. E’ questo che secondo me muove oggi la nostra decisione, è in questo spirito che anch’io do il benvenuto ai rappresentanti del Consiglio Nazionale Palestinese.

Grazie.