IT12CR08 |
AS (2012) CR 08 |
Versione provvisoria |
SESSIONE ORDINARIA 2012
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(Prima parte)
ATTI
dell’ottava seduta
Giovedì 26 gennaio 2012, ore 15.30
DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO
Viorel Riceard BADEA (Romania, PPE/DC / EPP/CD)
(Doc. 12814)
Spettabili colleghi,
Vorrei innanzitutto congratularmi con i due co-rapporteur per l'analisi oggettiva fatta tramite questo rapporto di monitoraggio sulla funzionalità delle istituzioni democratiche in Ucraina.
Sono pienamente d'accordo con le conclusioni di questo rapporto che svela la necessità di una chiara delimitazione tra la responsabilità di natura politica e quella di natura giuridica, indipendentemente dalle forme che prende (penale, civile o amministrativa).
L'incriminazione di alcuni ex-membri del Governo per le decisioni politiche che hanno preso durante l'esercizio delle loro funzioni pubbliche reca seri danni all'intero funzionamento di uno Stato democratico, ma suppone allo stesso tempo l'assunzione della responsabilità di un deficit maggiore d'immagine da parte delle autorità di Kiev. La percezione dell'idea di giustizia selettiva è molto forte quando si fa riferimento a questi casi e questa situazione deve cessare immediatamente.
La durata eccessiva degli arresti preventivi previsti dalla legislazione ucraina nell'ambito del codice di procedimento penale contravviene all'inviolabilità del principio della presunzione di innocenza.
Cari colleghi,
Il giusto funzionamento di una democrazia valida deve tener conto del rispetto dei diritti dell'uomo, compresi i diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali. Vorrei approfittare di questa occasione per lanciare un segnale d'allarme sulla situazione della violazione dei diritti fondamentali della minoranza romena in Ucraina, che non sono sempre rispettati. A questo proposito, tengo ad attirare la vostra attenzione sulla diminuzione del numero di scuole con insegnamento in lingua romena a Černivci, Odessa e in Transcarpathia e sulla trasformazione di alcune di queste scuole in istituzioni d'insegnamento misto nella lingua della maggioranza scolastica; sull'impossibilità di fatto di adoperare delle insegne bilingue nelle località in cui, secondo la legislazione ucraina, queste insegne dovrebbero già esistere perché la minoranza romena rappresenta una percentuale significativa della popolazione locale e allo stesso tempo sull'assenza totale di mass-media in lingua romena nella regione di Odessa.
D'altronde non esiste la possibilità di adoperare la lingua romena nell'amministrazione e nella giustizia, anche se, dal punto di vista legale, è previsto l'obbligo dell'iscrizione negli atti di stato civile e d'identità dei nomi così come desidera il richiedente e come viene pronunciato nella lingua madre, registrando una tendenza accentuata all'ucrainizzazione dei nomi.
Vorrei aggiungere, nel proseguire il discorso riguardante il campo democratico e in particolare la legislazione elettorale, che il mio Paese ha sviluppato con grande successo negli ultimi vent'anni l'istituzione della rappresentazione ex officio della minoranza nazionale in parlamento come parte integrante di un modello di protezione delle popolazioni di minoranza, molto apprezzato sia a livello della nostra organizzazione che negli Stati membri.
Per questo vi assicuro che i nostri colleghi di Kiev potranno soltanto trarre beneficio dalla messa in atto di questa misura.
Grazie per la vostra attenzione.
Viorel Riceard BADEA (Romania, PPE/DC / EPP/CD)
(Doc. 12814, Emendamento 8)
Una tale misura, insieme alla possibilità di avere candidati indipendenti, aumenterà la possibilità di rappresentare le minoranze nazionali in parlamento e contribuirà al pluralismo politico assicurando allo stesso tempo l’implementazione dei documenti del Consiglio d’Europa sulla protezione delle minoranze nazionali. Grazie.