IT13CR15 |
AS (2013) CR 15 |
Versione provvisoria |
SESSIONE ORDINARIA 2013
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(Seconda parte)
ATTI
Della quindicesima seduta
Mercoledì 24 aprile 2013, ore 15.30
DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO
Giacomo SANTINI (Italia, PPE/DC)
Domanda a Victor PONTA, Primo Ministro della Romania
Signore Primo Ministro, la Romania fino all’ingresso nell’Unione europea – penso che capisca l’italiano perché non si è messo la cuffia – era un paradiso per le imprese occidentali italiane, tedesche, francesi che sono venute ad installarsi in numero esorbitante, a migliaia, nelle zone di Oradea, Timisoara, ecc.
Qual è la situazione oggi, dopo cinque anni di Unione europea? Arrivano ancora queste imprese? Qual è lo stato di salute di quelle che già sono arrivate? Grazie.
Luca VOLONTÈ (Italia, PPE/DC)
(Doc. 13180)
Grazie, Presidente.
Il parere della commissione sociale, lo dirò brevemente, è ampiamente positivo per questi due rapporti: voglio ringraziare entrambi i relatori con i quali si è lavorato insieme, la collega KOMAR e il collega CONNARTY. Con il collega CONNARTY in particolare abbiamo avuto molte occasioni di lavorare su questo tema dei giovani. Ci siamo incontrati a San Pietroburgo e insieme avevamo partecipato alla conferenza sulla democrazia alla quale c’erano tantissimi giovani e molti altri che non potrei partecipare, e questo spirito di volontà ed entusiasmo, desiderio di partecipare era presente in tutti.
Il Consiglio d’Europa ha cercato di rispondere a questo prevenendo questo dibattito, anche la crisi della partecipazione che si è aggravata in questi anni. Non voglio enumerare qui – lo ha già fatto il collega CONNARTY e anche la collega KOMAR – quanto lavoro è stato compiuto da questo organismo, dall’assemblea parlamentare e quanto spesso, purtroppo, ci siamo trovati davanti a risoluzioni e raccomandazioni che non hanno trovato un’attenzione diciamo così… intelligente da parte del comitato dei ministri. Uso volutamente questo termine perché in molte nostre raccomandazioni, negli anni, si è cercato di prevenire questo senso di frustrazione che colpisce tutta la generazione dei giovani europei.
Si è voluto chiudere gli occhi. Li abbiamo riaperti con forza negli ultimi anni, con la proposta fatta dalla convenzione per i diritti dei giovani dalla collega Elvira KOVÁCS, ci torniamo oggi con questi due rapporti. Tutti noi abbiamo cercato di farlo con il rapporto della commissione sociale qualche mese fa, sulla generazione sacrificata. Confido che questo lavoro che fa l’Assemblea parlamentare cerchi e trovi un ascolto aperto da parte del comitato dei ministri. Non vogliamo insegnare niente a nessuno. Vogliamo riaffermare la dignità, la volontà e anche la determinazione dell’Assemblea parlamentare nel volere fortemente che i giovani europei possano aver accesso ai propri diritti fondamentali.
È perciò che con piacere presento la nostra opinione che è basata su pochissimi emendamenti. Sono emendamenti che vanno a completare e non a sostituire, ovviamente, il lavoro fatto dalla commissione cultura, emendamenti che cercano di riaffermare, dal punto di vista della commissione sociale, l’importanza di questi diritti fondamentali per esempio inserendo il tema della carta sociale, per esempio chiedendo una reale implementazione della carta di partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale, e per chiedere che ci sia anche un coinvolgimento delle istituzioni giovanili e delle organizzazioni non governative. Quattro o cinque emendamenti che aiuteranno certamente questi due buoni rapporti, due buoni rapporti di cui speriamo vedere non solo l’approvazione ma anche, finalmente, l’applicazione da parte del comitato dei ministri.
Grazie.