IT16CR09      

AS (2016) CR 09
Versione provvisoria

 

SESSIONE ORDINARIA 2016

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(Prima parte)

ATTI

Della nona seduta

Venerdì 29 gennaio 2016, ore 10.00

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

BADEA, Viorel Riceard (Romania, ADLE / ALDE)

1. L’accesso alla scuola e all’educazione per tutti i bambini (Doc. 13934)

Grazie Presidente.

Spettabili Colleghi,

Il presente rapporto e la risoluzione che esso propone sono importanti perché l’educazione costituisce una condizione sine qua non dell’evoluzione di qualsiasi società. Un’educazione precaria presuppone costi aggiuntivi sollevati per le future misure di reintegrazione dei gruppi vulnerabili in seno alla società. Questi costi sociali, così come figurano nella presente risoluzione, si materializzano tramite la disoccupazione e la dipendenza dai servizi di assistenza sociale.

La garanzia dell’accesso di tutti i bambini alla scuola è essenziale, indipendentemente dalle diverse difficoltà che possono intervenire perché in questo modo si offre la possibilità ad ogni bambino di godere di una vera educazione. Ma un’educazione equa non è sufficiente: ci vuole un’educazione di qualità, che sia adeguata in seguito alle competenze di ogni bambino e che possa offrirgli in età adulta la prospettiva di un posto di lavoro conforme alle sue capacità e alle conoscenze così acquisite.

D’altronde, la scuola può costituire il posto dove ha luogo l’allevamento dei bambini per formare delle persone integre e responsabili, che siano educate in uno spirito che condurrà un giorno alla vera promozione dei valori dell’integrità.

Il mancato accesso all’educazione da parte dei gruppi vulnerabili (cioè i figli degli emigranti, persone che chiedono il diritto d’asilo, dei profughi, delle minoranze nazionali, delle persone con redditi modesti, delle persone di origine Rom, dei bambini disabili, ecc.) può indurre un sentimento di esclusione sociale, di discriminazione e di non appartenenza, il che conduce ad una contraddizione sociale che talvolta può manifestarsi nelle forme più radicali.

Noi, come parlamentari, abbiamo il dovere e anche l’obbligo di manifestare un grado alquanto più elevato della volontà politica, che deve trasporsi concretamente in misure legislative viabili e nel finanziamento adeguato per promuovere l’accesso all’educazione, condizione assoluta per assicurare il progresso sociale.

Grazie.