IT16CR19

AS (2016) CR 19
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2016

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(Terza parte)

ATTI

Della diciannovesima seduta

Lunedì 20 giugno 2016, ore 11.30

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Michele NICOLETTI (Italia, SOC / SOC)

(Doc. 14086, Doc. 14086 Addendum I, Doc. 14086 Addendum II, Doc. 14086 Addendum III, Doc. 14088)

Grazie Presidente,

Grazie al nostro collega che ci ha presentato il rapporto, così ricco. Il rapporto è un momento in cui l’Assemblea riflette sulle cose che ha fatto nell’ultimo periodo, ma anche sulle cose che sono avvenute. E anche io voglio salutare la nostra collega SAVCHENKO che è finalmente qui in Assemblea. È per tutti noi un motivo di gioia e di speranza quando dei prigionieri vengono liberati. La sua liberazione è stata importante, ma anche quella di altri prigionieri politici in Azerbaigian. È un segno di speranza sia per la libertà delle persone - e questo ci spinge a fare ancora di più per i tanti prigionieri politici che continuano a essere rinchiusi - sia per il dialogo che si può aprire tra i paesi attraverso questi gesti. Ho apprezzato le parole della collega SAVCHENKO: “sono qui per lavorare per la pace e per la riconciliazione”. Questo non cancella le sofferenze, non cancella le ingiustizie che noi continuamente dobbiamo denunciare. Ma noi dobbiamo ostinatamente guardare alla pace e alla riconciliazione come al mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli.

La settimana scorsa purtroppo è stata funestata dall’assassinio della parlamentare inglese Jo Cox, impegnata nella difesa dei più deboli, e la reazione che tanta parte del mondo ha avuto è stata quella di ribadire che noi dobbiamo combattere l’odio con l’amore. Questo è l’impegno che noi dobbiamo solennemente prendere per onorare gli ideali in cui Jo Cox ha creduto e per aiutare i suoi figli, che una violenza assassina ha voluto privare della loro madre. Il modo migliore per sostenere questi bambini è costruire un mondo in cui l’odio non ha spazio. Per questo noi dobbiamo combattere non solo per la libertà, ma anche per l’unità del nostro continente e per una maggiore giustizia sociale. Nel rapporto che ci è stato presentato, tanti sono i richiami, dai Panama Papers ad altro, a più giustizia sociale. Anche la piaga delle migrazioni ci richiama a più solidarietà.

Io penso che il nostro impegno sia proprio quello di coniugare libertà, unità dell’Europa e solidarietà per proseguire nel nostro lavoro.

Grazie.