IT18CR17

AS (2018) CR 17
Versione provvisoria

SESSIONE ORDINARIA 2018

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(Seconda parte)

ATTI

Della diciassettesima seduta

Giovedì 26 aprile 2018, ore 15.30

DISCORSI PRONUNCIATI IN ITALIANO

Francesco Maria AMORUSO (Italia, GDL / FDG)
(Dibattito di attualità: il ruolo dell’Europa nelle iniziative di pace in Siria)

Grazie Presidente.

Nelle ultime settimane la crisi siriana ha visto la successione di una serie di eventi drammatici legati allo spostamento dell’attenzione del confronto armato con i terroristi dell’ISIS. In particolare, il territorio siriano è diventato luogo di confronto e di scontro per tutta una serie di interessi regionali e globali che coinvolgono da un lato le popolazioni di origine curda, e dall’altro l’Iran e i suoi alleati percepiti come una grave minaccia da Israele. La Russia, sempre più presente nello scenario mediorientale mediterraneo, con gli USA che invece sono sempre più defilati.

Tutto questo, con sullo sfondo una popolazione civile allo stremo, usata come scudi umani dai terroristi, milioni di profughi e di sfollati. Vi sono persecuzioni delle minoranze religiose. C’è anche il problema dell’evacuazione dei combattenti dell’ISIS e del ritorno dei combattenti stranieri che si pone pesantemente per tutti quanti.

Ebbene, è chiaro a tutti però che una soluzione puramente militare non è un’opzione e che solo una soluzione politica che coinvolga l’Iran, la Turchia, la Federazione Russa e i paesi delle altre coalizioni attive nella regione, nonché lo Stato siriano che, piaccia o non piaccia, è il governo legittimo, sia l’unica perseguibile. Negli ultimi giorni è stato apprezzato lo sforzo condotto dalle Nazioni Unite e dal proprio rappresentante speciale che ha tenuto una serie di incontri con tutti gli attori principali, pur di fronte a un fermo delle trattative di Ginevra, a volte dovute proprio all’opposizione interna al regime di Assad.

Per quando riguarda l’Europa, invece, bisogna sottolineare come la riunione bilaterale De Mistura-Mogherini ha rivisto qualche giorno fa la sua operatività al fine di mobilizzare il ruolo di supporto da parte dell’Europa e delle sue istituzioni che, purtroppo, sono state sempre molto assenti da questo scenario, pur avendo un ruolo fondamentale per quanto riguarda gli aiuti umanitari. L’Europa, che ha dato tanto a queste popolazioni, è stata completamente assente per le sue divisioni da un punto di vista politico. Ma questo, purtroppo, non è avvenuto solo per la Siria ma anche per esempio per il problema delle migrazioni. 

Ebbene, per il futuro, quello che noi possiamo auspicare è che l’Europa abbia una posizione più coerente, capace di influenzare positivamente una rapida conclusione del conflitto attraverso una pace durevole che porti stabilità alla regione e al mondo intero.

Grazie.